Diciamocela tutta: avere la pelle liscia e senza peli per tutto l’anno è una sensazione impagabile!
Ma come fare a capire qual è il metodo migliore?
Se sei stanca della ricrescita settimanale e non vuoi più essere schiava delle strisce depilatorie, potresti prendere in considerazione la luce pulsata.
Ne avrai sentito parlare sicuramente.
- Ma è davvero così efficace?
- Sei a conoscenza degli effetti secondari?
- Quanto tempo ci vuole per raggiungere i risultati in cui speri?
Se non hai una risposta certa a queste domande, questo articolo ha l’obiettivo di fare un po’ di chiarezza sulla faccenda.
Luce pulsata: tutto quello che devi sapere per risultati certi e duraturi

Quante sedute di luce pulsata ci vogliono per eliminare i peli?
Per ottenere migliori risultati, è raccomandabile che il cliente riceva, in media, da 8 a 10 trattamenti programmati a distanza di quattro settimane l’uno dall’altro.
C’è da dire che ogni seduta di luce pulsata tende a basarsi su quella precedente, permettendo alla pelle di reagire gradualmente.
Se ti stai chiedendo come mai debba passare così tanto tra un appuntamento e l’altro, sappi che la risposta è nel tempo di rigenerazione delle nostre cellule.
Il ‘turnover cellulare’ è infatti un’espressione usata per descrivere il processo con il quale il corpo sostituisce le cellule morte della pelle con quelle nuove. In media, il corpo ne genera di nuove circa ogni 30-40 giorni.
Programmare le sessioni ogni quattro settimane permette quindi al corpo di recuperare e tornare alla normalità prima del trattamento successivo.
In genere, dopo una decina di sedute, si potrà notare una riduzione dei peli dell’80%.
Ma a questo punto è lecito che tu ti stia domandando come funzioni la luce pulsata (soprattutto se non l’hai mai fatta).
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Come funziona l’epilazione a luce pulsata?
Per capire meglio in che modo questo trattamento sia efficace, è necessario prima comprendere il ciclo di crescita dei peli.
Sapevi che ne attraversano ben quattro?
Ora avrai capito perché quando ti radi non fai nemmeno in tempo a essere soddisfatta e mettere in mostra le tue gambe che già due giorni dopo vedi i peli fare di nuovo capolino.
Il ciclo di crescita più lungo è quello che avviene sotto la superficie della pelle. Durante questa fase, il pelo sta crescendo attivamente nel follicolo.
Ed è qui che la luce pulsata entra in gioco per eliminarlo ‘definitivamente’ (si stimano risultati hair-free per diversi anni, in alcuni casi fino a 10-15!).
Il macchinario rimuove i peli perché, sostanzialmente, ne arresta la crescita. Per spiegare questo fenomeno si usa il termine scientifico fototermolisi.
In particolare, la fototermolisi selettiva è un fenomeno che si manifesta quando la pelle assorbe la luce a certe lunghezze d’onda: questo spiega l’efficacia dell’epilazione.
Durante il trattamento, dunque, viene fatta brillare dell’energia luminosa direttamente sui follicoli piliferi, la cui melanina ne assorbe la luce. Questo scatena energia termica che si traduce in calore diretto nel follicolo pilifero, che essenzialmente impedisce al pelo di crescere. Le cellule non si rigenerano più nel follicolo e, di conseguenza, i peli non crescono più.
Incredibile, no?
Va da sé che, maggiore è il contrasto tra la pelle e i peli, più efficace sarà il processo. In altre parole, se hai la pelle molto chiara e i peli particolarmente scuri, avrai bisogno di meno sedute e otterrai risultati consistenti sin da subito!
D’altro canto, la luce pulsata non conferisce gli stessi risultati per le pelli più scure e i peli chiari (biondi, grigi o rossi). Questo è, effettivamente, uno dei suoi principali aspetti negativi.
Ma c’è un modo per togliere i peli definitivamente a prescindere dalla loro concentrazione di melanina?
La buona notizia? Sì, un modo c’è.

Laser vs luce pulsata: qual è più efficace?
La luce pulsata e il laser sono due tecniche diverse, ma hanno una cosa in comune: entrambi sfruttano impulsi di luce per rimuovere progressivamente e permanentemente i peli.
Detto ciò, vediamo le principali differenze tra queste due tecniche.
- il laser spara un’onda di luce pura e monocromatica che viaggia in linea retta;
- i dispositivi a luce pulsata (IPL) emettono una luce mista, con colori diversi, che viaggiano in tutte le direzioni.
Okay, ma cosa significa?
Questo vuol dire che il laser individua il follicolo pilifero con precisione e non rovina la pelle, mentre la luce pulsata, usando un ampio spettro, rischia di danneggiare la melanina presente nella cute.
Un’altra differenza?
Con l’attrezzatura IPL, maggiore è il contrasto tra il colore dei peli e quello della pelle, più efficace sarà il trattamento: i peli biondo scuro, marrone e nero naturale e le pelli con tonalità chiare sono adatti a questo metodo.
Il laser invece è più flessibile e versatile da questo punto di vista e si adatta a diversi tipi di pelle e peli.
Inoltre:
- garantisce migliori risultati nel lungo termine perché agisce direttamente sul bulbo pilifero;
- è meno rischioso perché non danneggia in alcun modo la pelle (se non ci si espone al sole immediatamente dopo il trattamento!);
- è possibile usare una maggiore potenza che surriscalderà il pelo e lo distruggerà più facilmente; con la luce pulsata non è possibile perché si rischierebbe di scottare anche la pelle.
Quindi, se sei in cerca di un risultato certo, duraturo, risk free e soddisfacente, vieni a trovarci nel nostro centro di epilazione laser a Milano, oppure chiamaci all’800 771 775 per fissare una consulenza gratuita.
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Conclusioni
In questo articolo abbiamo cercato di mettere in luce gli aspetti positivi e negativi della luce pulsata, per poi metterla a confronto con l’epilazione laser.
Se quindi vuoi saperne di più, non esitare a contattarci.
Il nostro team Laserhouse sarà lieto di aiutarti e consigliarti il percorso più adatto a te.
Ti aspettiamo!