Luce pulsata e nei: 3 cose da sapere

La luce pulsata è sicura? Ci sono rischi per la pelle?

Negli ultimi anni si è sentito molto parlare di nuove tecniche di depilazione relativamente recenti.

Come tutte le novità, oltre a suscitare tanta curiosità, la luce pulsata non risparmia dubbi e incertezze.

  • Come funziona?
  • Può creare danni alla salute?
  • Cosa succede se colpisce nei o macchie della pelle?

Per comprendere meglio come la luce pulsata interagisce con i nei e le macchie della pelle è per certo propedeutico comprendere le basi del suo funzionamento.

Il meccanismo alla base di tale tecnica è detto fototermolisi selettiva e si basa sulla reattività al calore dei tessuti colpiti dal fascio di luce. Selettiva perché la luce emanata viene assorbita solo dai corpi scuri, come i peli e nei, lasciando inalterata la porzione di pelle circostante.

Vediamo meglio cosa succede quindi se ad essere colpiti dalla luce non fossero solo i peli superflui, ma anche qualche neo.

Leggi anche: Scrub: prima o dopo la depilazione? Qui la risposta.

1.Cosa succede se la luce pulsata colpisce il neo?

Come dicevamo, la luce pulsata si serve di un meccanismo che trasforma il fascio di luce in energia termica.

Questa energia, reagendo alla melanina, si trasforma in calore e brucia il corpo colpito. I nei, che possono presentare diversi gradi di pigmentazione, sono quindi facili bersagli.

È assolutamente sconsigliato dunque esporre i nei alla luce pulsata, dal momento che ciò potrebbe avere conseguenze anche gravi.

In parole povere, la porzione di pelle interessata dal neo reagirebbe alla luce ustionandosi.

Il punto è che qualunque stato di alterazione come lesioni o infiammazioni sono per certo pericolose per i nei perché potrebbero contribuire alla loro trasformazione in melanomi, ovvero tumori della pelle.

A questo proposito dunque, prima di sottoporsi a qualunque tipo di trattamento è sempre preferibile rivolgersi ad un dermatologo.

Occorre infatti valutare lo stato attuale in cui ci si trova e lasciarsi suggerire in merito al fatto che se sia il caso o meno di proseguire nella valutazione del trattamento a luce pulsata o invece preferire, come vedremo dopo, soluzioni di natura diversa.

Nei sul viso

2. Come (e perché) proteggere i nei dalla luce pulsata?

Iniziamo col dire che la luce pulsata è un trattamento estetico, che si può eseguire solo su cute sana e integra. Questo tipo di trattamento non può dunque essere svolto dall’estetista (anche qualora fosse esperta in medicina estetica) in presenza di tagli, abrasioni o lesioni di altro genere.

Essendo un trattamento che reagisce alle variazioni cromatiche della pelle, estetiste, dermatologi e persino i medici tendono dunque a sconsigliarlo vivamente anche in caso di acne, tatuaggi, macchie della pelle, trucco semipermanente e nei.

Che fare quindi se volessimo iniziare il nostro percorso di liberazione dai peli, ma presentassimo alcune di queste condizioni?

Per quanto riguarda i nei in particolare, abbiamo diverse opzioni.

La prima è evitare di colpire la zona con la luce. In questo caso l’operatore passerà semplicemente oltre, proseguendo sulle zone vicine.

In alternativa possiamo scegliere di coprirli con una semplice matita bianca per occhi. Questa tecnica si presta anche in caso di lentiggini, macchie scure, tatuaggi, cicatrici.

Tramite questo escamotage si cerca di schiarire la zona nel tentativo di renderla “invisibile” al fascio luminoso così da risparmiare le dolorose ustioni e altre possibili complicazioni con le quali ci si troverebbe ad avere a che fare qualora il fascio di luce entrasse in contatto con il neo.

Al fine di evitare poi spiacevoli sorprese è importantissimo inoltre assicurarsi che il manipolo disponga dei filtri UV adeguati.

Leggi anche: Follicolite e luce pulsata: quali sono i rischi?

3. Esiste un modo più sicuro della luce pulsata per depilarsi In presenza di nei?

Gli ultimi anni hanno visto l’espansione del settore della depilazione e con essa abbiamo assistito anche ad una evoluzione dei metodi.

Si è cercato di migliorare le tecniche, massimizzando i risultati e minimizzando i rischi.

Gambe dopo epilazione laser

Avrai sicuramente sentito parlare di epilazione laser. Ma in cosa differisce dalla luce pulsata?

Il principio di funzionamento è lo stesso. Anche in questo caso parliamo di fototermolisi selettiva, ma a differenza della luce pulsata, quella emessa dal laser è in grado di riconoscere solo i bulbi piliferi e di conseguenza si rivela adatta anche al trattamento di zone delicate e con presenza di nei.

A questo punto ti starai domandando: cosa succede se il laser colpisce un neo?

La risposta fortunatamente è che non succede assolutamente nulla. Il passaggio del fascio luminoso potrebbe causare la formazione di una piccola e innocua crosticina, che sparirà dopo pochi giorni, comunque senza complicazioni di sorta.

In ogni caso, dato che è comunque fondamentale essere a conoscenza della natura del neo in questione, si raccomanda un consulto preventivo col dermatologo allo scopo di fugare ogni dubbio.

Tieni però presente che per i nei cosiddetti normali, sani, non esistono particolari controindicazioni.

Il trattamento laser poi è quindi sicuro per la pelle, anche in caso di macchie o tatuaggi.

Un’ulteriore differenza con la luce pulsata sta nella rapidità con cui questo agisce. Sono infatti necessarie all’incirca 8 sedute per ottenere un risultato permanente, mentre con la luce pulsata intorno alle 15. Un vantaggio non da poco, non trovi?

In conclusione.

Il panorama attuale offre numerose alternative a chi volesse liberarsi dei peli superflui.

La scienza ha fatto enormi passi avanti di recente, aprendo lo scenario dell’epilazione permanente.

In questo senso, le alternative disponibili sono due e consistono nell’epilazione con luce pulsata e nell’epilazione con laser.

Oltre a tanta curiosità, queste nuove tecniche suscitano diversi dubbi e, se vogliamo, paure negli utenti, i quali vogliono essere consapevoli degli eventuali rischi che corrono.

Nel caso della luce pulsata, abbiamo visto come sia assolutamente sconsigliato effettuarla sulla cute che presenta nei. Le conseguenze immediate sarebbero limitate ad un’ustione, comunque non auspicabile, ma da questa lezione potrebbero scatenarsi complicanze anche gravi.

È risaputo infatti che qualunque alterazione del neo potrebbe sfociare, in alcuni casi, in un tumore della pelle.

Per quanto riguarda invece l’epilazione laser, questo problema pare sparire. La luce emanata dal laser infatti è in grado di riconoscere il bulbo pilifero e di agire limitatamente a quello, lasciando inalterata la pelle circostante.

È bene applicare comunque un gel protettivo, anche per facilitare lo scorrere del manipolo, ma per quanto concerne il rischio sui nei, possiamo stare tranquilli.

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